STOP AL DURC: la regolarità contributiva sarà gestita solo online

Il governo Renzi, al interno del Jobs Act , stabilisce che i controlli sulla regolarità contributive verranno effettuati online, secondo modalità individuate dal Ministero del Lavoro. L’intervento mira a superare l’attuale sistema che obbliga le imprese a ripetuti adempimenti burocratici. Lo snellimento della procedura avverrà grazie al fatto che le verifiche saranno effettuate con un’unica interrogazione negli archivi dell’INPS, dell’INAIL e delle casse edili che devono lavorare di concerto per l’integrazione e il riconoscimento reciproco, indicando semplicemente il codice fiscale del soggetto da verificare. Il DURC viene così dematerializzato: l’appaltante, o chi effettua il controllo, dovrà rivolgersi in via telematica agli enti in possesso delle informazioni in grado di attestare la regolarità dell’impresa (INAIL INPS e Casse Edili). L’esito dell’interrogazione sostituisce il DURC e resta valida per 120 giorni. La nuova norma, contenuta nel Decreto approvato in CdM il 12 marzo, affinché diventi operativa sarà necessario un apposito decreto ministeriale attuativo entro 60 giorni. Si tratta di un cambiamento importante per le imprese che non saranno più tenute ad alcun adempimento e il DURC non sarà più un documento bensì un’interrogazione informatizzata con validità di 4 mesi più 2 mesi per i pagamenti scaduti.