PINUCCIO SCIOLA: quando la pietra diventa musica.

Musica Pinuccio Sciola – Festival Ai confini tra Sardegna e Jazz
Il senso comune ci spinge a considerare la pietra come l’elemento statico per eccellenza ma per Pinuccio Sciola la pietra non è solo un monolite. Il maestro sardo ha capovolto questa concezione, non solo ottenendo delle vibrazioni melodiose da una materia che in passato veniva al massimo percossa, ma anche facendo della sua vita un inno all’incontro con essa.
Pinuccio Sciola, come ama dire di se stesso, è nato da una pietra e ha impiegato gran parte della sua vita a riscoprire le proprietà nascoste delle pietre. Le sue opere sono accomunate dalle incisioni parallele applicate sulla roccia. Dalle sue pietre, come se fossero un arpa “esce una melodia cristallina che trasferisce grandi emozioni quasi richiamando lo scorrere dell’acqua, quella pura che scende dal nevaio, quella che gocciola, quella che salta e gorgoglia nei torrenti”.
E dopo il grande successo della Città Sonora, le Pietre di Sciola tornano alla ribalta in un nuovo progetto dedicato a Sun Ra. Mancano poche ore, infatti, al concerto del maestro che si terrà in occasione del Festival ” Ai confini tra Sardegna e Jazz ” in Piazza Del Nuraghe a Sant’Anna Arresi (CI). Le Memorie dell’Universo è una prima assoluta dedicata al jazzista famoso per la sua filosofia cosmica e parla della memoria che le pietre portano dentro, residui di universo che parlano delle stelle e della loro vita.
“Tutte le mie pietre sono diverse e hanno un suono diverso, proprio come sono diverse le persone tra loro.” Pinuccio Sciola